Appuntamento
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Da mercoledì 23 gennaio 2013 (ore 17.00) la Sala Squarzina del Teatro Argentina si apre al fascino di uno dei maggiori protagonisti della poesia italiana del primo Ottocento, Giuseppe Gioachino Belli, che nei suoi 2 mila 279 sonetti in dialetto romanesco ha rappresentato la vita in tutte le sue manifestazioni.‘Giuseppe Gioachino Belli a 150 anni dalla morte. Il 996 da Roma all’Europa’ è un progetto che il ‘Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli’ propone nel centocinquantesimo anniversario dalla morte, un’occasione per attraversare i testi e raccontare la personalità di un poeta affascinante e complesso che si confrontava con la modernità e i nuovi protagonisti della cultura e della storia romana, italiana ed europea.
Si parte con il primo appuntamento di domani, mercoledì 23 gennaio, per rivivere l’incontro tra il grande poeta dialettale romano e Giuseppe Verdi (‘Rammento sempre con commozione le ore passate in casa Ferretti, ove trovavo frequentemente Belli! Che conversazioni piacevoli, pungenti e dotte!’, a cura di Franco Onorati e Antonio Rostagno con Gianni Bonagura).