Fernande Olivier, “Picasso e i suoi amici”

Nello scaffale: Fernande Olivier
a cura di Luigia Sorrentino

Compagna di Picasso dal 1904 al 1912, Fernande Olivier è stata partecipe dei primi anni dell’artista a Parigi, testimone dei rapporti intimi e quotidiani fra personalità straordinarie che in queste pagine rivivono per noi con la freschezza di una scoperta. Testimonianza unica, memoria intima e preziosa, che restituisce il colore di un’epoca leggendaria della cultura e dell’arte francese, un’epoca divenuta presto punto di riferimento obbligato per la cultura e l’arte mondiali.

Attorno al giovane e ardente Pablo Picasso e alla sua amante Fernande si stringe un drappello di originali, la «banda Picasso»: il generoso Max Jacob e l’avaro Apollinaire, sempre insieme a Marie Laurencin, l’opportunista; Rousseau il doganiere, adorabile e ingenuo, Van Dongen così mondano, Braque il «rivale», l’amico-nemico Matisse, il mercante Vollard, pieno d’intuito. Accanto, comprimari di rango: Gertrude Stein, che vaga fiutando capolavori, o Marinetti, straripante di foga oratoria. Ricordi limpidi e appassionati che narrano la cronaca ora buffa ora dolente del tempio dell’Arte ai primi del Novecento e scorrono fluidi dalla penna della «belle Fernande».

Nata a Parigi nel 1881, Fernande Olivier è morta nel 1966 in povertà: fu Picasso, avvertito delle misere condizioni in cui versava, a darle un aiuto finanziario negli ultimi anni della sua vita. La «belle Fernande», modella dei pittori e pittrice a sua volta, è autrice anche di un altro libro di memorie, Souvenirs intimes, pubblicato nel 1988 da Calmann-Lévy.

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