“La reciprocità”, Corso Polonia 2012 & programma

X edizione del Festival delle Arti Unite CORSO POLONIA  dal 10 maggio al 7 giugno 2012.

“La reciprocità: è forse questo il concetto chiave della decima edizione del Festival Corso Polonia”. E’ quanto dichara Jarosław Mikołajewski (nella foto) direttore dell’Istituto Polacco di Roma, che ha aggiunto: “Al fascino reciproco fra l’Italia e la Polonia infatti sono dedicati alcuni dei quindici appuntamenti del Festiva di ques’anno. Evocheremo l’attrazione reciproca fra i due Paesi scoppiata dopo il 1956 nel breve ma decisivo periodo del disgelo, con i nomi di Tadeusz Kantor, Jerzy Grotowski, Andrzej Munk, ma anche Achille Perilli e Wojciech Plewiński, ospiti del Festival.

Ricorderemo l’amicizia reciproca fra il compianto Pietro Marchesani, studioso e traduttore, e poeti polacchi quali Szymborska o Miłosz. Ci richiameremo alla reciprocità fra la città di Roma e Henryk Siemiradzki, pittore che l’ha amata fino a plasmare l’immagine dell’antichità che ci portiamo dentro. Adam Michnik, storico e giornalista, ma anche uno dei padri della nostra libertà, evocherà i suoi maestri italiani, amici e compagni di strada. La reciprocità risuonerà negli eventi chopiniani dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dove, nel 2010, la musica di Chopin ha offerto emozioni incancellabili con le interpretazioni di Maurizio Pollini, Krystian Zimerman, Rafał Blechacz…

Riconosco tuttavia che nell’anno del ventesimo anniversario dell’Istituto Polacco di Roma, alla scadenza del mio mandato (dopo sei anni!), fra i criteri di scelta del programma ci sono anche quelli del rimorso, del recupero di quanto speravo di realizzare ma che, per vari motivi, non sono riuscito a fare. Da qui il desiderio di riempire ora il Palazzo Blumenstihl con le più belle canzoni letterarie (o piuttosto “poesie cantate”): attraverso le registrazioni del genio canoro Ewa Demarczyk, in presenza del compositore delle sue canzoni Zygmunt Konieczny e – dal vivo – tramite le composizioni e le interpretazioni di Grzegorz Turnau.

La volontà di recupero è anche alla base della rassegna dei film meno noti, ma ciò nonostante fra i più belli, dei maestri del cinema polacco. Così, accanto a quelli di Krzysztof Kieślowski e Andrzej Wajda, che il pubblico italiano conosce bene, vedremo le opere toccanti di Wojciech Jerzy Has, Tadeusz Konwicki, Lech Majewski, Janusz Morgenstern.

Lo stesso tentativo di sensibilizzare Roma a coloro che amo in maniera particolare mi ha fatto scegliere il jazz di Krzysztof Komeda (conosciuto in Italia principalmente come autore delle colonne sonore dei primi film di Roman Polański), la poesia di Rafał Wojaczek, ma anche i miei grandi coetanei, l’artista Jarosław Modzelewski e il compositore Paweł Mykietyn.

Il desiderio di divertire il pubblico più giovane con le filastrocche di Jan Brzechwa (il Gianni Rodari della lingua polacca), di approfondire la conoscenza del pedagogo e scrittore Janusz Korczak, di far recitare il testo drammatico di Tadeusz Słobodzianek a giovani attori romani, nasce da altre categorie di impegno e riconoscenza, che spiegheremo nelle pagine specifiche del programma.

Nelle edizioni precedenti del Festival abbiamo cercato di entrare nel tessuto della città tralasciando la nostra sede quotidiana. Con gli eventi di questa edizione del Festival Corso Polonia, a parte l’importante presenza all’Auditorium Parco della Musica, al Cinema Trevi, alla Sala Casella dell’Accademia Filarmonica Romana, nella Biblioteca Europea e al Teatro San Carlino, abbiamo deciso di proporre la maggior parte degli eventi a Palazzo Blumenstihl. La vostra frequente e numerosa presenza in via Vittoria Colonna 1 è il regalo che ci vogliamo fare per il decimo anniversario del Festival e per i vent’anni dell’Istituto Polacco di Roma.”
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Jarosław Mikołajewski

www.istitutopolacco.it

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