Vincenzo Scolamiero, “Invito a palazzo”

“Un contemporaneo a Palazzo” è la mostra di Vincenzo Scolamiero che si terrà oggi, sabato 1 ottobre 2011 a Roma, alla BNL (nel Palazzo della Direzione Generale di Via Vittorio Veneto, 119) dalle 10:00 alle 19:00.

Continua, infatti, quest’anno il ciclo di incontri con artisti presenti nella Collezione BNL con la personale di Vincenzo Scolamiero.

I visitatori di “Invito a Palazzo” saranno ricevuti dalla storica dell’Arte Fedora Franzè e potranno dialogare con l’artista e ammirare le sue opere negli ambienti del Private Banking BNL.

Vincenzo Scolamiero romano, da più di venti anni lavora coerentemente ad un’incessante e rigorosa ricerca figurativa. La personale presso gli ambienti della Direzione Generale BNL presenta la produzione più recente del pittore. In questa occasione saranno esposte opere su carta e su tela, sulle quali, attraverso inchiostri stilografici e pigmenti, l’artista dispiega un’immaginario denso e austero, lirico.Tanto denso di sensibilità pittorica, fatta di appropriazione sensuale dello spunto esterno e profonda interiorizzazione, di restituzione di una forma visibile divenuta espressione di un mondo interno, quanto lineare e sobrio nella finale apparenza, che rende quell’immagine risultante nuova eppure familiare allo sguardo di chi vi si avvicina, il quale lo riconosce come appartenente al proprio orizzonte visuale ma in cui anche la sostanza dell’arte diviene carne dell’oggetto semplice.

La miracolosa apparizione delle piccole espressioni naturali, le foglie, i ramoscelli, i petali di fiori, gli steli d’acanto, vive di un sentimento di sospensione che rende essi lievi ma non provvisori, conservandovi impresso un peso appena sufficiente a trattenerli dentro l’opera e nei nostri occhi d’osservatori attenti, quale risultato di una delicata sublimazione: da materia naturale a materia poetica.

In effetti se c’è una costante, nell’opera di Scolamiero, essa consiste nell’evocazione poetica, nella ricerca di quell’attimo d’incanto estatico e indicibile. Incanto esplorato con i temi e i soggetti più comuni: forme minori, pretesti anti-eroici, elementi della natura. Celebra l’intimità con quella musa sorella il libro d’artista “Un finale d’Assedio”, esposto in questa occasione insieme alle altre opere, che Scolamiero e il poeta Milo De Angelis hanno realizzato per Edizioni Il Bulino, agendo l’uno a commento dell’altro in un dialogo che diventa un percorso a due voci, in cui le immagini e le poesie scorrono affiancandosi, cedendosi il passo, facendosi eco, in una danza di risonanze interiori. Da un’avventura spirituale, che è sempre anche sperimentazione attraverso la materia concreta della pittura, al suo proseguimento nell’opera squisitamente pittorica; ecco che nascono opere impregnate dell’ultima ricerca, del rapporto con la scrittura, con il foglio bianco, con il carattere come elemento di sintesi di forma e senso. Ne scaturisce una linea stilistica ancor più rigorosa che usa il nero e il bianco come colori privilegiati, accesi da azzurri che paiono aprire all’aria, alla luce naturale, quella purissima di cui l’intero ciclo si anima.

All’interno della fase appena descritta esiste una gamma espressiva che giunge ad un movimento interno degli elementi compositivi che, è il caso di dire, scompagina i precedenti equilibri per aprirsi a nuovi ulteriori colpi di vento.

Sono in mostra dunque i recentissimi lavori di Scolamiero, datati tra il 2009 e il 2011, quasi esclusivamente improntati sulla nitida e decisa combinazione di bianchi e di neri. In questa alternanza rigorosa le figure riaffiorano in superficie, emergendo sul dipinto ora con delicatezza lirica ora con titanica energia.

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