Festivaletteratura, I poeti russi (I parte)

Festivaletteratura 2011
a cura di Luigia Sorrentino

Festivaletteratura di Mantova (dal 7 all’11 settembre 2011) “Un poeta in Russia è ancora un poeta?”  Con Sergej Gandlevskij, Tibur Kibirov  e Grazia Scandura. Venerdi 9 settembre, alle 15:30, Sagrestia di San Barnaba (euro 4,50).

I poeti ospiti di questo primo incontro sono Tibur Kibirov, originario dell’Ossezia del Nord e residente a Mosca, attivo negli ambienti della poesia underground dall’inizio gli anni ’80 e di cui in Italia è stato tradotto il poema ‘Latrine’, e Sergej Gandlevskij, autore teatrale, romanziere, uno degli intellettuali più attivi della generazione dei cinquantenni (sue poesie sono pubblicate nella raccolta ‘Poeti russi oggi’).

Il verso del poeta Evgenij Evtušenko (nella foto) “Un poeta in Russia è più che un poeta”, scritto all’inizio degli anni ’60, rispecchia la situazione di quegli anni, quando folle di giovani riempivano i palazzi dello sport per ascoltare i poeti declamare i loro versi. Ora, all’inizio del XXI secolo, la situazione in Russia è completamente diversa: non ci sono più le folle ad ascoltare la voce dei poeti e nella poesia non si cerca più la protesta, la denuncia, ma la testimonianza di un percorso interiore isolato.

I nuovi poeti russi provengono da circoli semiclandestini, dal samizdat, e utilizzano una grande varietà di linguaggi artistici. Un poeta in Russia è più di un poeta? Presenta in due incontri quattro poeti della Russia di oggi.

Con il contributo di State corporation ‘Bank for Development and ForeignEconomic Affairs (Vnesheconombank)’; Foro di dialogo italo-russo delle società civili.

Sergej Gandlevskij è nato a Mosca nel 1952. Si è laureato in letteratura russa all’Università di Mosca e da quando aveva diciotto anni ha iniziato a scrivere poesia. Caposcuola dei poeti russi è un letterato nel senso più completo del termine, perché poeta, autore di racconti, romanzi, saggista critico e autore teatrale. Quando scrive di sé in versi tende sempre a tirare le somme di una vita intera, quando scrive da saggista affronta il testo dalle origini dimostrando una perfetta confidenza con gli eterni interrogativi dell’uomo: il bene, il male, la colpa, la perdita, il risentimento, la paura di morire. La poesia di Gandlevskij è complessa da leggere e tradurre, fondata sulla combinazione dell’incombinabile. In modo proustiano Gandlevskij fa riaffiorare alla memoria ricordi impercettibili del passato e presuppone nel lettore una cultura grande pari alla sua, ricca di riferimenti al periodo sovietico anche per la comprensione della nomenclatura.

Bibliografia sintetica
Poeti russi oggi”, a cura di Annelisa Alleva, Libri Scheiwiller, 2008

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Timur Kibirov, nato nel 1955 in Ucraina, è poeta e scrittore. Dopo avere viaggiato a lungo con la famiglia seguendo il padre ufficiale dell’esercito, si è stabilito a Mosca nel 1972. Nel 1975 è stato espulso da scuola, ha prestato servizio militare per due anni e ha poi ripreso e terminato gli studi. Le sue prime poesie sono state pubblicate sulle riviste russe dell’emigrazione (“Kontinent” e “Syntaksis”). Dal 1980 ha cominciato a essere conosciuto in Russia come poeta underground, anche se le sue opere, che ritraggono in modo ironico le assurdità della vita sovietica, la sua cattiveria e la sua insopportabile routine, non sono state pubblicate fino al 1988 . La sua poesia è vicina stilisticamente al movimento artistico della soz-art e rientra nella corrente concettualista del postmodernismo russo. Nel 2000 è stato il primo ospite della Fondazione Brodskij presso l’Accademia Americana di Roma e nel 2008 ha vinto il Premio nazionale russo Poet.

Bibliografia sintetica
“Latrine”, Le Lettere, 2008
“Poeti russi oggi”, Libri Scheiwiller, 2008
 
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Claudia Scandura è stata allieva di Angelo Maria Ripellino con cui si è laureata a Roma nel 1973 e sotto la cui guida ha cominciato a dedicarsi all’attività di ricerca. Ha pubblicato saggi sulla narrativa degli anni Venti e sull’emigrazione russa in Germania e in Italia, e si è occupata di traduzioni a livello sia pratico che teorico. È autrice del volume “Letteratura russa in Italia. Un secolo di traduzioni”. Insegna letteratura russa moderna e contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma, fa parte del Consiglio dei docenti del Dottorato di ricerca in Filologie e letterature comparate dei paesi slavi e dell’Europa centro-orientale. Presidente del Corso di Laurea Specialistica in Lingue e Letterature Euro-americane. Fa parte del Direttivo dell’Associazione Italiana Russisti. È membro dell’Associazione Italiana degli Slavisti.

Bibliografia sintetica
“Letteratura russa in Italia. Un secolo di traduzioni”, Bulzoni, 2002 

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